venerdì 9 dicembre 2016





     
                            Quisqueyanos valientes:
                          

Quisqueyanos valientes è l' Inno nazionale della Repubblica Dominicana, fu composto da José Rufino Reyes Siancas su testo di Emilio Prud'homme.
La prima versione dei versi di Prud'homme fu pubblicata il 16 agosto 1883 dal settimanale El Eco de la Opinion. Il 17 agosto 1883 l'inno, così composto, fu eseguito durante un evento organizzato dalla stampa nazionale presso la sede della Loggia Esperanza di Santo Domingo. Fu cantato da un gruppo di giovani, con l'accompagnamento di una piccola orchestra. La composizione fu ben accolta dal pubblico e da allora iniziò lentamente a diventare popolare.
Nel 1897, il giornale della capitale El Teléfono pubblicò una edizione del testo di Prud'homme, corretta dallo stesso autore. Lo stesso poeta volle rivedere la sua opera, considerando che la prima versione presentava errori dovuti alla sua inesperienza giovanile. Sebbene avesse 27 anni quando scrisse il suo inno, nel 1883, si vide costretto ad ampliare tardivamente la sua formazione letteraria, a causa della sua estrazione sociale umile. Questa seconda versione divenne quella definitiva.
Con il nuovo testo approvato a larga maggioranza, il Congresso Dominicano adottò Quisqueyanos Valientes come inno nazionale dopo accesi dibattiti il 7 giugno 1897. L'allora presidente Ulises Heureaux pose il veto comunque, probabilmente a causa dell'avversione di Emilio Prud'homme nei confronti del suo governo dittatoriale.
L'inno fu finalmente adottato come ufficiale il 30 maggio 1934.
L'articolo 97 della Costituzione dominicana dichiara che:


« L'Inno Nazionale è la composizione musicale consacrata dalla Legge 700, datata 30 maggio 1934, ed è invariabile, unico ed eterno »
Da notare che il termine "Dominicanos" non appare mai nell'inno, poiché Prud'homme utilizzò costantemente il termine poetico Quisqueyanos. Quisqueya è il nome dell'isola di Hispaniola nella lingua dei Taino, il cui significato è "Madre della Terra"; il termine è utilizzato per fare riferimento alla Repubblica Dominicana.
Nel tempo si è diffusa la denominazione dell'Inno Nazionale Dominicano come Quisqueyanos valientes, anche se Emilio Prud'homme intitolò il suo poema semplicemente Himno Nacional.


Testo originale spagnolo:



Quisqueyanos valientes, alcemos
Nuestro canto con viva emoción,
Y del mundo a la faz ostentemos
Nuestro invicto glorioso pendón.
Salve el pueblo que intrépido y fuerte,
A la guerra a morir se lanzó
Cuando en bélico reto de muerte
Sus cadenas de esclavo rompió.
Ningún pueblo ser libre merece
Si es esclavo indolente y servil;
Si en su pecho la llama no crece
Que templó el heroismo viril.
Más Quisqueya la indómita y brava
Siempre altiva la frente alzará:
Que si fuere mil veces esclava
Otras tantas ser libre sabrá.
Que si dolo y ardid la expusieron
de un intruso señor al desdén,
¡Las Carreras! ¡Beller!... campos fueron
que cubiertos de gloria se ven.
Que en la cima de heroíco baluarte,
de los libres el verbo encarnó,
donde el genio de Sánchez y Duarte
a ser libre o morir enseñó.
Y si pudo inconsulto caudillo
de esas glorias el brillo empañar,
de la guerra se vió en Capotillo
la bandera de fuego ondear.
Y el incendio que atónito deja
de Castilla al soberbio león,
de las playas gloriosas le aleja
donde flota el cruzado pendón.
Compatriotas, mostremos erguida
nuestra frente, orgullosos de hoy más;
que Quisqueya será destruida
pero sierva de nuevo, jamás.
Que es santuario de amor cada pecho
do la patria se siente vivir;
Y es su escudo invencible, el derecho;
Y es su lema: ser libre o morir.
Libertad que aún se yergue serena
La victoria en su carro triunfal.
Y el clarín de la guerra aún resuena
Pregonando su gloria inmortal.
¡Libertad! Que los ecos se agiten
Mientras llenos de noble ansiedad
Nuestros campos de gloria repiten
¡Libertad! ¡Libertad! ¡Libertad!

venerdì 14 ottobre 2016

                    República Dominicana                      


Hola, me llamo Robmariel Belen y soy una chica Dominicana: Les hablaré sobre la cultura de mi Paìs.

Ciao, mi chiamo Robmariel Belen e sono una ragazza Dominicana: Vi parlerò della cultura del mio paese.



La Repubblica Dominicana è un paese dei Caraibi situato sull’isola di La Española (o Hispaniola), assieme al paese di Haiti. La Española è la seconda isola più grande dell’arcipelago delle Antille e si trova ad ovest di Porto Rico e ad est di Cuba e Giamaica. I domenicani sono soliti riferirsi alla loro isola chiamandola con il nome di Quisqueya, un nome che veniva usato dagli indigeni Taínos e che significa “madre di tutte le terre”.
Se qualcuno ti parla della repubblica Dominicana sicuramente la prima cosa che ti salta alla mente sono le spiagge paradisiache, gli hotel e i resort con tutti i confort ma la Repubblica Domenicana è molto di più di sole e spiagge. Santo Domingo de Guzmán, prima città del nuovo mondo venne fondata nel 1462 e aprì le porte alle rotte commerciali e con il vecchio continente. La città e la limitrofa zona coloniale sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Per chi fosse interessato a visitare il paese, è possibile trascorrere il soggiorno in un hotel di lusso in uno degli esclusivi complessi turistici della Repubblica Dominicana, situati principalmente attorno a Punta Cana ma, a chi interessa l’avventura questo paese possiede tanti mix culturali, posti naturali che vale la pena esplorare a fondo, essendo la regione più a sud-ovest della Repubblica Dominicana, la zona meno conosciuta dell’isola e la meno turistica, una regione dall’economia precaria ma che per la sua eterogeneità di paesaggi la rende, assieme alla zona di Samaná, un luogo ricco di incantesimo e di magia. 


ROBMARIEL BELEN
PESCARA, 14/10/2016


TRADUCCIòN EN ESPAñOL:





República Dominicana es un país caribeño situado en la isla La Española, compartiendo isla con Haití. La Española es la segunda isla mas grande del Archipiélago de las Antillas, estando situada al Oeste de Puerto Rico y al Este de Cuba y de Jamaica. Los Dominicanos se refieren a veces a su isla como Quisqueya, un nombre para la Española usado por los indígenas Taínos que significa «madre de todas las tierras».
Si te preguntan por República Dominicana, seguro que lo primero que piensas son en playas paradisiacas y hoteles / resorts de todo incluido, pero República Dominicana es mucho más que sol y playa. Empezando por Santo Domingo de Guzmán, fundada en 1496 fue la primera ciudad del nuevo mundo, nos habré las puertas a la ruta monumental, con su zona colonial declarada Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO. Para los interesados en visitar República Dominicana, pueden pasar su estancia con todo tipo de lujos en uno de los exclusivos complejos turísticos de la República Dominicana, situados principalmente todos ellos en Punta Cana, pero si por el contrario te gusta más la aventura, este país posee tantas mezclas culturales, parajes naturales y personalidad que vale la pena explorarlo a fondo, siendo la región más suroeste de República Dominicana, la zona más desconocida de la isla y la menos turística, una región muy deprimida económicamente pero por su diversidad de paisajes, la hacen junto a la zona de Samaná, el lugar con mas encanto y magia del país.


ROBMARIEL BELEN
PESCARA, 14/10/2016
                 

                        *** DIOS, PATRIA, LIBERTAD ***